COMUNICATO STAMPA 09/02/2013
COMUNICATO STAMPA 22/01/2013
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COMUNICATO STAMPA DEL 10/10/2012
COMUNICATO STAMPA DEL 18/03/2012
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COMUNICATO STAMPA DEL 15/02/2012
Il Comitato “Diritti non regali per i Malati Rari” ha stabilito di prorogare la raccolta firme per la
PETIZIONE EUROPEA PER LE MALATTIE RARE NON ANCORA RICONOSCIUTE DALLO STATO ITALIANO al 29 febbraio.
Riteniamo infatti che detta Petizione - rivolta a sensibilizzare circa il problema delle molte patologie rare in attesa da anni di riconoscimento e riguardo alla discriminazione subita dai portatori delle medesime- possa giovarsi del clima di attenzione che di solito caratterizza il periodo immediatamente precedente la Giornata Mondiale delle Malattie Rare.
Pertanto invitiamo ancora le associazioni -molte delle quali hanno già dato un notevole contributo- ad attivarsi ancora per la raccolta adesioni, nelle forme e nei modi che riterrano più opportuni, anche tramite sottoscrizioni cartacee, da raccogliere anche nell’ambito delle manifestazioni da esse organizzate per la Giornata, purché venga rispettato il format:
https://docs.google.com/document/d/1clDrVANoyonJOcrAJEbSkvyxOE4xKX2YhW4mNuSoeGk/edit
Inoltre, i gruppi/associazioni che hanno contatti fuori dall' Italia, possono chiedere a detti contatti di farsi sostenitori della Petizione, la quale può diventare un apripista per analoghe iniziative sul piano europeo da parte di altri paesi. Siamo convinti che alcuni problemi possano avere valenza trasversale e sovranazionale.
Anche per dar fiato a questa prospettiva, abbiamo altresì deciso che, dopo il 29 febbraio, la Petizione continuerà comunque a rimanere aperta alle adesioni, che, se saranno consistenti, potranno essere convogliate in un secondo invio Alla Commissione Petizioni.
Ringraziamo quanti hanno pubblicizzato le nostre iniziative con articoli e auspichiamo che si continui a farlo, perché la focalizzazione sul problema costituisce un primo passo davvero importante.
DIRITTI NON REGALI PER I MALATI RARI
dirittinonregaliperimalatirari@gmail.com
http://dirittinonregaliperimalatirari.blogspot.com/
http://www.facebook.com/#!/group.php?gid=285019897530
http://dirittinonregali.altervista.org/
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Ricordiamo che per raccogliere adesioni alla Petizione sono possibili due modalità:
1. invitando tutti i propri contatti a firmare on-line sul blog della Petizione (seguendo le istruzioni presenti sul blog) http://dirittinonregali.altervista.org
2. raccogliendo in proprio le adesioni nel modulo cartaceo (scaricabile dal link indicato) e poi inviando il modulo compilato all’indirizzo dirittinonregaliperimalatirari@gmail.com
COMUNICATO STAMPA 29/01/2012
COMUNICATO STAMPA 20/01/2012
O.D.G rare approvato in Senato e Petizione europea
COMUNICATO STAMPA 12/11/2011
PETIZIONE EUROPEA MALATTIE RARE NON ANCORA RICONOSCIU
COMUNICATO STAMPA 01/04/2011
Incontro 8 aprile a Salerno
In Campania, a Salerno dieci associazioni di malattie rare si riuniscono per affrontare il
tema dei diritti possibili a partire da una serie di diritti negati. Promotori dell'iniziativa Aip Campania
e Aismac Campania insieme al Comitato “Diritti Non Regali Per i Malati Rari”.
Una testimonianza dell'accresciuta capacità di fare rete delle associazioni di malattie rare ed insieme
la volontà di combattere per un comune obiettivo: il coinvolgimento permanente di tutti i livelli interessati
attorno ad un tavolo regionale per affrontare i problemi partendo dai bisogni concreti dei
malati nella regione di residenza.
Dalla Siringomielia alla sindrome di Tarlov all' Emiplegia alternante alla sindrome di Ondine e tante
altre storie di famiglie che si sentono abbandonate perché portatrici di patologie non riconosciute
nel Registro Nazionale Rare, non più aggiornato dal 2001. Si rivolgono dunque alle Regioni che
sono il primo interfaccia in materia di competenze socio-sanitarie perché siano loro garantiti i livelli
minimi ed essenziali di assistenza e presa in carico , peraltro garantiti per tutte le patologie comuni.
L'incontro segue l' iniziativa della Lettera Comune alle Regioni sottoscritta da decine di associazioni
di malattie rare cui hanno aderito oltre seimila firmatari. La Lettera Comune, che chiede alle
Regioni di riconoscere tutte le patologie rare non recepite nel Registro Nazionale, è stata promossa
dal costituendo Comitato “Diritti Non Regali Per i Malati Rari” che nasce per dare voce alle
patologie rare non ancora riconosciute dal SSN Le risposte alle famiglie, alle associazioni, hanno
sin qui ricalcato il solito ritornello circa l’ assenza di copertura finanziaria finalizzata alle malattie
rare. In realtà i fondi ci sono ma almeno nella nostra regione Campania, sembra giacciano inutilizzati
da anni. Alle risposte “burocratiche” si aggiunge la mancanza di informazione e la cronica assenza
di una rete reale di solidarietà percorribile e trasversale a tutti i policy makers regionali. Parte
dunque dalla Rete e da Facebook una massiccia organizzazione nazionale e regionale, come anche
vuole dimostrare questo incontro a Salerno, che rappresenta l'avvio di un modello di coinvolgimento
tra portatori d'interesse: i cosiddetti stakeholders per le malattie rare, ovvero i cittadini malati rari,
depositari di una particolare esperienza ed i cittadini comuni chiamati ad interessarsi di temi che
solo apparentemente non li coinvolgono, in quanto una sanità che funzioni giova a tutti. L’ iniziativa
della Lettera Comune diventerà permanente e si tenterà di promuovere altri momenti di incontro
diffusi sul territorio.
Eventi dai quali ci aspettiamo moltissimo a livello di sensibilizzazione/informazione , anche se
riteniamo che per cambiare realmente la prassi , occorra assumere un orizzonte valoriale “altro” ,
che non attiene solo al piano politico bensì soprattutto a quello delle responsabilità gestionali.
Un incontro per studiare soluzioni comuni efficienti per l'offerta di servizi ai cittadini malati rari e
non solo ad essi. Riducendo il nomadismo
diagnostico e coordinando aree di ricerca che attualmente si sovrappongono, è già possibile ottimizzare
i servizi, coniugando razionalizzazione ed efficacia.
clicca quì x IL PROGRAMMA
COMUNICATO STAMPA 21/02/2011
SUL PIANO NAZIONALE DELLE MALATTIE RARE
A proposito del dibattito
intorno all’ aggiornamento dell’ elenco nazionale rare,
ricordiamo che il
problema delle patologie rare non riconosciute è assai più
ampio/complesso di quanto recepito nel decreto Balduzzi, che si
limita a riconoscere nel nuovo elenco rare le patologie già
inglobate nell' elenco del 2008 e già obsoleto allora. Ribadiamo che
l' universo delle rare non va visto secondo paesaggi divisionisti, ma
nel suo insieme, anche per non ledere gli elementari diritti sanciti
dalla nostra Costituzione che, malgrado tentativi di malversazione
condivisa, ci risulta essere, nelle sue linee essenziali, ancora in
vigore e che prevede che tutti, quindi anche i malati, siano uguali
ovvero non discriminati.
Pertanto, se anche il
prossimo governo dovesse approvare velocemente il nuovo elenco rare
così com'è, ovvero un elenco statico , la nostra lotta proseguirà
ancora perché tutte le patologie rare possano venire
riconosciute in tempi rapidi e certi attraverso la promulgazione di
un provvedimento specifico che implementi definitivamente
l’elenco dinamico delle Malattie Rare riconosciute secondo la
proposta già da tempo presentata da illustri esperti, come il
Professor Dallapiccola, e da noi da tempo sostenuta.
Comitato Diritti Non
Regali
Vavassori
Rosaria, Romano Luca, Mazzella Orfeo, Botta Daniela, Aimone Elsa
COMUNICATO STAMPA 22/01/2013
RISPOSTA ALLA PETIZIONE EUROPEA MALATTIE RARE NON ANCORA RICONOSCIUTE
Il
16/03/2012 il Comitato DNR aveva inviato alla Commissione europea
Petizioni una Petizione, sottoscritta da più di 3700 persone, per
evidenziare la situazione di grave discriminazione vissuta da
tutti i malati rari le cui patologie non sono riconosciute in
Italia. Detta Petizione era stata dichiarata "ricevibile"
primo passo per l' effettivo esame in Comissione.
di
seguito la nostra risposta a quella della Commissione Europea:
18/01/2013
Alla Presidente della Commissione per le petizioni
Alla Presidente della Commissione per le petizioni
On.
Erminia Mazzoni
B-1047
BRUSSELS
FAX
+32 2 284 68 44
Oggetto:
Petizione
N.
Abbiamo
ricevuto la risposta alla Petizione presentata dal Comitato “Diritti
non regali per i malati rari” a nome e per conto delle tantissime
patologie rare non riconosciute in Italia, in cui si sottolineava
tra l' altro la grave situazione di discriminazione dei pazienti
portatori di dette patologie.
La
risposta evidenzia che è compito delle autorità italiane stabilire
l' elenco delle malattie rare: cosa che ci è ben nota.
Naturalmente, prima di ricorrere alla Commissione Europea, avevamo
esperito presso le medesime autorità ogni tipo di sollecitazione:
senza esito.
Ci
consta che la Commissione europea Petizioni, una volta dichiarata
"ricevibile" una Petizione, entri poi nel merito della
discriminazione proposta alla Sua attenzione.
Così
si era verificato riguardo alla Petizione relativa alla patologia
"cisti di Tarlov", firmata anche da alcuni di noi, circa
la quale la risposta della Commissione era stata "propositiva".
Non
comprendiamo il cambiamento di rotta, nella sostanza elusivo nei
confronti delle 3700 e più persone che, in assenza di risposte
sul piano nazionale, hanno sottoscritto la Petizione. Numero che
dovrebbe pesare nell' esame della Petizione come si sostiene nell'
intervista di cui al link
http://www.erminiamazzoni.it/intervista-di-eu4-consumers-un-progetto-di-federconsumatori/
nella
quale si afferma altresì che " La
Commissione si fa
carico della denuncia e diventa il promotore
dell’interesse-cittadino nei confronti di tutte le istituzioni,
siano esse europee che nazionali.
Noi
offriamo tutela ai cittadini che non vengono ascoltati dalle
autorità europee o nazionali."
Nell'
auspicio che seguano approfondimenti, attendiamo verbali inerenti la
formulazione della risposta.
Distinti
saluti.
Per
il Comitato “Diritti non
regali per i malati rari”
COMUNICATO STAMPA DEL 10/10/2012
Quante
sono le Malattie Rare in attesa di riconoscimento da parte dello
Stato Italiano? Nessuno sembra saperlo ….
Da
più di un anno, il Comitato “Diritti non Regali per i Malati Rari”
si è attivato per portare alla luce il drammatico problema dei
malati rari non riconosciuti dal SSN italiano e per promuoverne una
rapida risoluzione.
Il
Comitato ha attuato iniziative sottoscritte da gruppi/associazioni
(la Lettera Comune alle Regioni, la Petizione Europea e la recente
Petizione ai Parlamentari), ed ha promosso la segnalazione
individuale delle singole malattie rare alle istituzioni sanitarie da
parte di associazioni /gruppi di riferimento.
Quest’ultima
iniziativa anche nell’intento di ottenere una stima realistica
dell’effettivo numero di malattie rare in attesa di riconoscimento
e del conseguente numero di pazienti che ancora non hanno la garanzia
dell’accesso alle cure essenziali per la malattia rara di cui sono
portatori.
Attualmente
nessuno è a conoscenza della reale dimensione di questo problema non
esistendo un “elenco ufficiale delle malattie rare presenti sul
territorio nazionale ma non riconosciute”.
Un
gruppo di malattie rare, le famose “109”, segnalate tra il 2001 e
il 2005 e giudicate “riconoscibili ed esentabili ai sensi del DM
279/01” dall’organo tecnico istituzionale allora preposto erano
state incluse nel DPCM di revisione dei LEA dell’Aprile 2008, che
però non è mai entrato in vigore.
Dopo
il 2005 ad oggi, numerose altre malattie rare hanno presentato
richiesta ufficiale di riconoscimento, o sono state segnalate dai
Presidi Regionali Malattie Rare, anche in virtù del progresso
biomedico e tecnologico. Ed in effetti alcune Regioni hanno ampliato
i propri Elenchi Regionali delle Malattie Rare, creando in Italia una
situazione a macchia di leopardo, con malattie rare riconosciute solo
in alcune Regioni ma non in altre.
Complessivamente
dunque le malattie rare in attesa di riconoscimento sono oggi ben più
di 109, come abbiamo rilevato anche dalle segnalazioni inoltrate a
seguito delle iniziative da noi promosse.
Il
Decreto Legge proposto dal Ministro della Sanità Balduzzi, entrato
in vigore il 14 settembre scorso, prevede che entro il 31 dicembre
2012 vengano ridefiniti i LEA ed aggiornati gli Elenchi delle
Malattie Rare e Croniche, con l’inserimento di nuove malattie.
Tuttavia
non vengono specificati i criteri in base ai quali l’ Elenco
delle Malattie Rare sarà ridefinito/ampliato. In ogni caso, come è
già stato da noi evidenziato, si tratta di nuovo di una soluzione
parziale e non definitiva, in quanto basata ancora su un elenco
statico
di Malattie Rare riconosciute, che introdurrà necessariamente
ulteriori discriminazioni tra le nuove malattie che vi entreranno e
quelle che ne rimarranno ancora escluse.
In
attesa quindi che si ponga mano ad una soluzione tecnica definitiva,
secondo varie proposte avanzate da esperti illustri quale il
Professor Dallapiccola
http://www.pharmastar.it/index.html?pgnav=12&id=394
e dallo stesso Ministro Balduzzi (Elenco Dinamico
http://www.youtube.com/watch?v=uZ9uWv_gBs8),
e persino ipotizzate in uno dei molti disegni di legge sulle Malattie
Rare presentati negli anni scorsi in Parlamento (proposta di legge
3904 presentata alla Camera il 25 novembre 2010
http://www.camera.it/camera/browse/995?sezione=documenti&tipoDoc=lavori_testo_pdl&idLegislatura=16&codice=16PDL0044080&back_to=http://www.camera.it/126?tab=2-e-leg=16-e-idDocumento=3904&sede=&tipo=
),
il
Comitato vuole offrire un contributo anche riguardo alla
definizione dell’entità di dette malattie rare ancora in attesa
di riconoscimento, nella convinzione che una puntuale quantificazione
sia il primo passo per affrontare il problema in modo realistico ed
efficace.
Come
Comitato, invitiamo
quindi tutte le associazioni/gruppi di riferimento interessate a
presentare la richiesta ufficiale di riconoscimento
(o di ripresentarla, qualora l’abbiano già fatto) per la propria
malattia rara, utilizzando il format
di segnalazione individuale
da noi predisposto:
e
seguendo le nostre istruzioni, basate sulla procedura indicata dal
Centro Nazionale Malattie Rare dell’Istituto Superiore di Sanità.
Chiediamo
inoltre che il Centro
Nazionale Malattie Rare dia riscontro pubblico alle richieste
ricevute, sia quelle degli anni passati sia quelle che riceverà
grazie a questa nuova iniziativa del Comitato, predisponendo una
sezione
apposita sul proprio sito
che riporti l’Elenco delle Malattie Rare in attesa di
riconoscimento, aggiornato man mano arrivano le richieste, con il
relativo numero di protocollo.
Siamo
certi che questa sorta di censimento sia strumento imprescindibile
per la comprensione del problema e per individuarne eque soluzioni.
Auspichiamo
inoltre che la situazione delle malattie rare non riconosciute possa
essere risolta al più presto in modo definitivo, adottando una
procedura –da definirsi- per il riconoscimento di ogni nuova
malattia rara non appena un paziente venga diagnosticato sul
territorio nazionale da parte dei Presidi Regionali, andando a
configurare un elenco
dinamico
in
aggiornamento continuo.
Il
Comitato proseguirà la propria azione in quest’ottica, con nuove
iniziative e proposte.
COMUNICATO STAMPA DEL 18/03/2012
INVIO PETIZIONE EUROPEA MALATTIE RARE NON ANCORA RICONOSCIUTE
Il Comitato “Diritti Non Regali per i Malati Rari” ha inviato la Petizione Europea - rivolta a focalizzare l’attenzione su tutte le Malattie Rare non ancora riconosciute in Italia – alla Commissione Europea Petizioni.
Le adesioni da parte di gruppi/pazienti/associazioni/sostenitori sono state 3724, un numero che asserisce quanto gravi siano le carenze riguardo al riconoscimento delle patologie rare e quanto sofferte siano le inadeguatezze patite dai pazienti portatori nei percorsi diagnostici, terapeutici ed assistenziali.
Percorsi talmente tortuosi – al proposito abbiamo parlato di “nomadismo diagnostico”- da penalizzare non solo il paziente ma pure il sistema sanitario nel suo insieme, a causa di reiterazioni di esami, mancanza di coordinamento, assenza di presa in carico che costringe paziente e familiari ad una qualità di vita border-line, che a sua volta si ripercuote negativamente sul piano lavorativo e dell’inserimento sociale, e aggrava sensibilmente gli esiti a lungo termine della malattia.
E a quanti sostengono che non esistono risorse per ampliare l’attuale Elenco delle Malattie Rare riconosciute ed esentate, desideriamo obiettare che la malasanità costa, sia al sistema sanitario che, in senso più lato, al sistema sociale.
L’Elenco attuale delle Malattie Rare, con il suo meccanismo farraginoso di codifica puntuale delle Malattie Rare incluse e di aggiornamento integrato nei LEA, si è di fatto trasformato in questi anni in un iniquo strumento di esclusione e di discriminazione, in pieno contrasto con il diritto alla cura sancito dalla Costituzione della Repubblica Italiana per tutti i suoi cittadini e con il principio di equità di accesso ai servizi ed alle prestazioni del SSN.
Constatiamo perciò con soddisfazione che, proprio in occasione della Quinta Giornata Internazionale delle Malattie Rare che si è celebrata lo scorso 29 febbraio, nuove idee e proposte sono nate in merito alla definizione di una procedura alternativa e più efficiente per il riconoscimento di tutte le Malattie Rare.
Una procedura che, diversamente dall’attuale, non costituisca uno strumento “ad excludendum”, eventualmente passibile anche di contenziosi in sede giurisdizionale, e che invece renda veloce e certa tanto la tutela quanto un ’adeguata presa in carico da parte del SSN di tutti i Malati Rari, indipendentemente dalla specifica malattia di cui sono affetti, sia essa una di quelle conosciute e trattate da più tempo oppure una malattia identificata più di recente, grazie al costante progredire delle conoscenze scientifiche e tecnologiche.
A questo proposito, il Ministro della Sanità Balduzzi ha infatti parlato di un Elenco Dinamico, nel corso della sua video-chat con i malati rari
http://www.lemalattierare.info/news/2012/02/videochat-con-il-ministro-della-sanita-renato-balduzzi, mentre il Professor Dallapiccola, responsabile di Orphanet Italia, ha ipotizzato che tutti i malati rari vengano trattati allo stesso modo nel momento in cui la loro patologia sia identificata quale rara da uno dei Centri Regionali di competenza
Auspichiamo quindi che l’iter decisionale di riforma dell’attuale meccanismo di riconoscimento delle Malattie Rare venga intrapreso in tempi rapidi e certi, da parte degli organi legislativi e governativi competenti, nazionali e regionali, sulla base di una loro reale volontà di farsi finalmente carico della risoluzione di questo grave problema che affligge e discrimina tanti malati rari non riconosciuti in Italia ormai da troppo tempo.
Da parte nostra continueranno le iniziative per far emergere tutte le malattie rare non riconosciute, dopo la Lettera Comune alle Regioni nel Marzo 2011
le successive segnalazioni individuali inviate a Regioni e Ministero e l’attuale Petizione Europea
https://docs.google.com/file/d/0B7cZRbvT0qvxeGtoOGk4ZDRUOHVMYVhIRTNpOEkzQQ/edit Tutte iniziative che finora hanno suscitato una certa risonanza anche sul piano mediatico, ma che sono state totalmente ignorate dalle Istituzioni competenti.
Comitato Diritti Non Regali per i Malati Rari
COMUNICATO STAMPA DEL 15/02/2012
LA RACCOLTA FIRME PETIZIONE EUROPEA MALATTIE RARE E' PROROGATA AL 29 FEBBRAIO 2012
Il Comitato “Diritti non regali per i Malati Rari” ha stabilito di prorogare la raccolta firme per la
PETIZIONE EUROPEA PER LE MALATTIE RARE NON ANCORA RICONOSCIUTE DALLO STATO ITALIANO al 29 febbraio.
Riteniamo infatti che detta Petizione - rivolta a sensibilizzare circa il problema delle molte patologie rare in attesa da anni di riconoscimento e riguardo alla discriminazione subita dai portatori delle medesime- possa giovarsi del clima di attenzione che di solito caratterizza il periodo immediatamente precedente la Giornata Mondiale delle Malattie Rare.
Pertanto invitiamo ancora le associazioni -molte delle quali hanno già dato un notevole contributo- ad attivarsi ancora per la raccolta adesioni, nelle forme e nei modi che riterrano più opportuni, anche tramite sottoscrizioni cartacee, da raccogliere anche nell’ambito delle manifestazioni da esse organizzate per la Giornata, purché venga rispettato il format:
https://docs.google.com/document/d/1clDrVANoyonJOcrAJEbSkvyxOE4xKX2YhW4mNuSoeGk/edit
Inoltre, i gruppi/associazioni che hanno contatti fuori dall' Italia, possono chiedere a detti contatti di farsi sostenitori della Petizione, la quale può diventare un apripista per analoghe iniziative sul piano europeo da parte di altri paesi. Siamo convinti che alcuni problemi possano avere valenza trasversale e sovranazionale.
Anche per dar fiato a questa prospettiva, abbiamo altresì deciso che, dopo il 29 febbraio, la Petizione continuerà comunque a rimanere aperta alle adesioni, che, se saranno consistenti, potranno essere convogliate in un secondo invio Alla Commissione Petizioni.
Ringraziamo quanti hanno pubblicizzato le nostre iniziative con articoli e auspichiamo che si continui a farlo, perché la focalizzazione sul problema costituisce un primo passo davvero importante.
DIRITTI NON REGALI PER I MALATI RARI
dirittinonregaliperimalatirari@gmail.com
http://dirittinonregaliperimalatirari.blogspot.com/
http://www.facebook.com/#!/group.php?gid=285019897530
http://dirittinonregali.altervista.org/
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Ricordiamo che per raccogliere adesioni alla Petizione sono possibili due modalità:
1. invitando tutti i propri contatti a firmare on-line sul blog della Petizione (seguendo le istruzioni presenti sul blog) http://dirittinonregali.altervista.org
2. raccogliendo in proprio le adesioni nel modulo cartaceo (scaricabile dal link indicato) e poi inviando il modulo compilato all’indirizzo dirittinonregaliperimalatirari@gmail.com
COMUNICATO STAMPA 29/01/2012
PETIZIONE EUROPEA PER TUTTE LE MALATTIE RARE NON ANCORA RICONOSCIUTE DALLO STATO ITALIANO
Il comitato “Diritti non Regali per i Malati Rari” promuove una Petizione Europea per tutte le Malattie Rare non ancora riconosciute dallo Stato Italiano e non esentate
Il Comitato “Diritti Non Regali per i Malati Rari” ringrazia i gruppi/associazioni/pazienti/sostenitori che hanno aderito alla Petizione Europea volta a focalizzare anche in ambito europeo l’attenzione sul problema delle malattie rare non ancora riconosciute dallo Stato Italiano.
Ecco una sintesi delle associazioni che hanno aderito:
http://dirittinonregaliperimalatirari.blogspot.com/2012/01/aderiscono-alla-petizione-europea-per.html
Ricordiamo che si può aderire fino al 15 febbraio, ed invitiamo gruppi/associazioni a pubblicare la Petizione sui propri siti, sollecitando anche le adesioni dei propri singoli pazienti e sostenitori e, se possibile, facendosi promotori della raccolta firme – come alcuni già hanno fatto - da inviare poi in forma cumulativa ai nostri link e/o alla nostra casella mail: dirittinonregaliperimalatirari@gmail.com
Per questa raccolta firme in proprio, consigliamo di usare il modulo in formato Word scaricabile da questo link
https://docs.google.com/document/d/1clDrVANoyonJOcrAJEbSkvyxOE4xKX2YhW4mNuSoeGk/edit?pli=1
Infatti, il numero totale delle firme è importante ed ha un peso consistente dinanzi alla Commissione Europea per le Petizioni al fine di prendere in considerazione la nostra mozione.
Si può sottoscrivere anche la Petizione on-line al seguente link:
http://dirittinonregali.altervista.org/
Constatiamo con soddisfazione che di recente in Senato e alla Camera nel giro di pochi giorni sono stati approvati due O.D.G. trasversali, anche con il contributo attivo del Ministro della Salute Balduzzi, che impegnano il Governo a provvedere per tutte le malattie rare ancora in attesa di riconoscimento, superando il limite delle prime 109 che si sarebbero dovute recepire già da molti anni.
La nuova sensibilità, in ambito parlamentare, nasce anche dal lavoro di gruppi/associazioni che hanno più volte fatto presente che le malattie rare riconosciute come tali nella letteratura scientifica siano ormai in numero di gran lunga superiore a quelle sin qui recepite nell’Elenco Nazionale delle Malattie Rare Esentate (Allegato 1 del DM 279/01) fermo al 2001, anche includendovi le prime 109.
Questa nuova sensibilità trova echi anche in ambito mediatico, cosa assai importante per dare visibilità alla causa che perseguiamo:
http://dirittinonregaliperimalatirari.blogspot.com/p/dicono-di-noi-rassegna-stampa-prova.html
Auspichiamo che, in futuro, i momenti di confronto con chi, come il Comitato “Diritti Non Regali per i Malati Rari”, ha sottolineato da tempo la necessità di focalizzare l’ attenzione su tutte le Malattie Rare in attesa di riconoscimento, promuovano risultati concreti, anche sul piano di un rapido/certo riconoscimento delle patologie vie via emergenti.
http://dirittinonregaliperimalatirari.blogspot.com/
I promotori del Comitato:
Aimone Elsa, Botta Daniela, Mazzella Orfeo, Romano Luca, Vavassori Rosaria
Il Comitato “Diritti Non Regali per i Malati Rari” ringrazia i gruppi/associazioni/pazienti/sostenitori che hanno aderito alla Petizione Europea volta a focalizzare anche in ambito europeo l’attenzione sul problema delle malattie rare non ancora riconosciute dallo Stato Italiano.
Ecco una sintesi delle associazioni che hanno aderito:
http://dirittinonregaliperimalatirari.blogspot.com/2012/01/aderiscono-alla-petizione-europea-per.html
Ricordiamo che si può aderire fino al 15 febbraio, ed invitiamo gruppi/associazioni a pubblicare la Petizione sui propri siti, sollecitando anche le adesioni dei propri singoli pazienti e sostenitori e, se possibile, facendosi promotori della raccolta firme – come alcuni già hanno fatto - da inviare poi in forma cumulativa ai nostri link e/o alla nostra casella mail: dirittinonregaliperimalatirari@gmail.com
Per questa raccolta firme in proprio, consigliamo di usare il modulo in formato Word scaricabile da questo link
https://docs.google.com/document/d/1clDrVANoyonJOcrAJEbSkvyxOE4xKX2YhW4mNuSoeGk/edit?pli=1
Infatti, il numero totale delle firme è importante ed ha un peso consistente dinanzi alla Commissione Europea per le Petizioni al fine di prendere in considerazione la nostra mozione.
Si può sottoscrivere anche la Petizione on-line al seguente link:
http://dirittinonregali.altervista.org/
Constatiamo con soddisfazione che di recente in Senato e alla Camera nel giro di pochi giorni sono stati approvati due O.D.G. trasversali, anche con il contributo attivo del Ministro della Salute Balduzzi, che impegnano il Governo a provvedere per tutte le malattie rare ancora in attesa di riconoscimento, superando il limite delle prime 109 che si sarebbero dovute recepire già da molti anni.
La nuova sensibilità, in ambito parlamentare, nasce anche dal lavoro di gruppi/associazioni che hanno più volte fatto presente che le malattie rare riconosciute come tali nella letteratura scientifica siano ormai in numero di gran lunga superiore a quelle sin qui recepite nell’Elenco Nazionale delle Malattie Rare Esentate (Allegato 1 del DM 279/01) fermo al 2001, anche includendovi le prime 109.
Questa nuova sensibilità trova echi anche in ambito mediatico, cosa assai importante per dare visibilità alla causa che perseguiamo:
http://dirittinonregaliperimalatirari.blogspot.com/p/dicono-di-noi-rassegna-stampa-prova.html
Auspichiamo che, in futuro, i momenti di confronto con chi, come il Comitato “Diritti Non Regali per i Malati Rari”, ha sottolineato da tempo la necessità di focalizzare l’ attenzione su tutte le Malattie Rare in attesa di riconoscimento, promuovano risultati concreti, anche sul piano di un rapido/certo riconoscimento delle patologie vie via emergenti.
http://dirittinonregaliperimalatirari.blogspot.com/
I promotori del Comitato:
Aimone Elsa, Botta Daniela, Mazzella Orfeo, Romano Luca, Vavassori Rosaria
COMUNICATO STAMPA 20/01/2012
O.D.G rare approvato in Senato e Petizione europea
Il Comitato Diritti Non Regali, sulla scia delle precedenti iniziative volte a focalizzare l’ attenzione delle Istituzioni sul problema delle malattie rare non ancora riconosciute, ha deciso di portare il problema medesimo dinanzi alla Commissione Petizioni del Parlamento europeo. Pertanto ha predisposto una Petizione al riguardo, aperta a pazienti/associazioni/sostenitori che desiderino aderire.
Si può sottoscrivere la Petizione al seguente link:
Constatiamo con soddisfazione che di recente in Senato è stato approvato un O.D.G. trasversale che impegna il Governo a provvedere per tutte le malattie rare ancora in attesa di riconoscimento, superando il limite delle 109 che si sarebbero dovute recepire anni or sono.
La nuova sensibilità, in ambito parlamentare, nasce anche dal lavoro di gruppi/associazioni che hanno più volte fatto presente come le rare riconosciute nella letteratura scientifica siano in numero di gran lunga superiore a quelle sin qui recepite dal SSN, anche includendovi le eventuali 109.
Auspichiamo che, in futuro, i momenti di confronto con chi, come il Comitato DirittiNonRegali, ha sottolineato da tempo la necessità di focalizzare l’ attenzione su tutte le rare in attesa di riconoscimento, promuovano risultati concreti, anche sul piano di un rapido/certo riconoscimento delle patologie vie via emergenti.
I promotori del Comitato:
Aimone Elsa, Botta Daniela, Mazzella Orfeo,Romano Luca, Valvassori Rosaria
COMUNICATO STAMPA 12/11/2011
PETIZIONE EUROPEA MALATTIE RARE NON ANCORA RICONOSCIU TE
Il Comitato Diritti Non Regali per i Malati Rari, sulla scia delle precedenti iniziative volte a focalizzare l’ attenzione delle Istituzioni sul problema delle malattie rare non ancora riconosciute, ha deciso di portare il problema medesimo dinanzi alla Commissione Petizioni del Parlamento europeo. Pertanto ha predisposto una Petizione al riguardo, aperta a pazienti/associazioni che desiderino aderire.
I promotori del Comitato:
Aimone Elsa, Botta Daniela, Mazzella Orfeo,Romano Luca, Valvassori Rosaria
COMUNICATO STAMPA 01/04/2011
Incontro 8 aprile a Salerno
In Campania, a Salerno dieci associazioni di malattie rare si riuniscono per affrontare il
tema dei diritti possibili a partire da una serie di diritti negati. Promotori dell'iniziativa Aip Campania
e Aismac Campania insieme al Comitato “Diritti Non Regali Per i Malati Rari”.
Una testimonianza dell'accresciuta capacità di fare rete delle associazioni di malattie rare ed insieme
la volontà di combattere per un comune obiettivo: il coinvolgimento permanente di tutti i livelli interessati
attorno ad un tavolo regionale per affrontare i problemi partendo dai bisogni concreti dei
malati nella regione di residenza.
Dalla Siringomielia alla sindrome di Tarlov all' Emiplegia alternante alla sindrome di Ondine e tante
altre storie di famiglie che si sentono abbandonate perché portatrici di patologie non riconosciute
nel Registro Nazionale Rare, non più aggiornato dal 2001. Si rivolgono dunque alle Regioni che
sono il primo interfaccia in materia di competenze socio-sanitarie perché siano loro garantiti i livelli
minimi ed essenziali di assistenza e presa in carico , peraltro garantiti per tutte le patologie comuni.
L'incontro segue l' iniziativa della Lettera Comune alle Regioni sottoscritta da decine di associazioni
di malattie rare cui hanno aderito oltre seimila firmatari. La Lettera Comune, che chiede alle
Regioni di riconoscere tutte le patologie rare non recepite nel Registro Nazionale, è stata promossa
dal costituendo Comitato “Diritti Non Regali Per i Malati Rari” che nasce per dare voce alle
patologie rare non ancora riconosciute dal SSN Le risposte alle famiglie, alle associazioni, hanno
sin qui ricalcato il solito ritornello circa l’ assenza di copertura finanziaria finalizzata alle malattie
rare. In realtà i fondi ci sono ma almeno nella nostra regione Campania, sembra giacciano inutilizzati
da anni. Alle risposte “burocratiche” si aggiunge la mancanza di informazione e la cronica assenza
di una rete reale di solidarietà percorribile e trasversale a tutti i policy makers regionali. Parte
dunque dalla Rete e da Facebook una massiccia organizzazione nazionale e regionale, come anche
vuole dimostrare questo incontro a Salerno, che rappresenta l'avvio di un modello di coinvolgimento
tra portatori d'interesse: i cosiddetti stakeholders per le malattie rare, ovvero i cittadini malati rari,
depositari di una particolare esperienza ed i cittadini comuni chiamati ad interessarsi di temi che
solo apparentemente non li coinvolgono, in quanto una sanità che funzioni giova a tutti. L’ iniziativa
della Lettera Comune diventerà permanente e si tenterà di promuovere altri momenti di incontro
diffusi sul territorio.
Eventi dai quali ci aspettiamo moltissimo a livello di sensibilizzazione/informazione , anche se
riteniamo che per cambiare realmente la prassi , occorra assumere un orizzonte valoriale “altro” ,
che non attiene solo al piano politico bensì soprattutto a quello delle responsabilità gestionali.
Un incontro per studiare soluzioni comuni efficienti per l'offerta di servizi ai cittadini malati rari e
non solo ad essi. Riducendo il nomadismo
diagnostico e coordinando aree di ricerca che attualmente si sovrappongono, è già possibile ottimizzare
i servizi, coniugando razionalizzazione ed efficacia.
clicca quì x IL PROGRAMMA
COMUNICATO STAMPA 21/02/2011
Lettera comune alle Regioni per chiedere il riconoscimento delle Malattie Rare ancora non inserite nell’Allegato 1 del DM 279/01
Il Decreto Ministeriale N. 279/01 prevede importanti tutele per i malati rari, ma solo per quelli affetti dalle patologie rare recepite nell’Elenco Nazionale delle Malattie Rare (Allegato 1 del Decreto stesso).
Dall’entrata in vigore del Decreto, nel 2001, fino ad oggi l’Elenco Nazionale non è mai stato aggiornato, né lo sarà a breve in quanto il provvedimento che lo contiene (Ridefinizione dei LEA, cioè dei livelli essenziali assistenza) è da tempo fermo presso il Ministero del Tesoro, che non ne ravvisa la copertura finanziaria.
Di conseguenza, moltissime patologie rare, note alla comunità scientifica, riconosciute da importanti organismi internazionali , più volte segnalate al Ministero della Salute nel corso degli ultimi dieci anni, e tante altre via via emergenti, non trovano riscontro nel sistema sanitario, e i malati che ne sono colpiti sono esclusi da assistenza socio-sanitaria specifica, adeguata alla patologia.
Sono oltre un centinaio le malattie rare ancora prive di riconoscimento. Questo comporta per i pazienti che ne sono affetti nomadismo diagnostico, assenza di presa in carico presso Centri di Riferimento che non esistono, mancanza di tutele sociali/assistenziali a scuola o sul lavoro. In una parola, detti pazienti subiscono una totale emarginazione rispetto a quanti hanno una patologia rara ma riconosciuta.
Alcuni gruppi/associazioni, constatando che il livello centrale è in fase di stallo e non è prevedibile lo sblocco della situazione, hanno perciò deciso di interfacciarsi con il livello regionale, potendo le Regioni, che non versino in situazioni di rientro di bilancio, riconoscere autonomamente ulteriori malattie rare rispetto a quelle incluse nell’Elenco Nazionale.
Alcune regioni (Piemonte, Toscana, Emilia Romagna…) già in passato si sono mosse in questa direzione, ampliando notevolmente i propri Elenchi Regionali delle Malattie Rare.
Da queste considerazioni è nata l’idea della Lettera comune da parte di vari gruppi/associazioni indirizzata alle Regioni, per chiedere l’inserimento nei propri Elenchi Regionali di tutte le Malattie Rare ancora non riconosciute a livello nazionale.
Per noi malati rari ancora non riconosciuti questa è l’ultima speranza di vedere rispettato il nostro diritto alla tutela della salute e di non subire discriminazioni solo perché colpiti da una malattia rara non inserita in un elenco.
Per noi malati rari ancora non riconosciuti questa è l’ultima speranza di vedere rispettato il nostro diritto alla tutela della salute e di non subire discriminazioni solo perché colpiti da una malattia rara non inserita in un elenco.
Speriamo che, in occasione della Quarta Giornata Mondiale per le Malattie Rare, almeno le Regioni vorranno accogliere la nostra richiesta di riconoscimento.
Il livello centrale continua ad essere inamovibile da troppi anni: convegni , promesse in materia non mancano: sicuramente anche quest’anno si festeggerà la Giornata per le Malattie Rare (28 Febbraio 2011), con dispiego di mezzi e di proclami di buone intenzioni.
La concretezza è altra cosa e noi malati rari ancora non riconosciuti e discriminati non vorremmo rilevare anche stavolta, come purtroppo capita da tempo, che per noi non c’è nulla da festeggiare.
La lettera in questione è allegata a questo comunicato e reperibile al seguente blog:
Associazioni e gruppi di malattie rare non riconosciute possono aderire alla “Lettera Alle Regioni”, segnalando la propria malattia rara per il riconoscimento, su questo stesso blog.
AISMAC per la Siringomielia - Orfeo Mazzella
Gruppo Tarlov-Italia per la Sindrome Cisti di Tarlov – Elsa Aimone,
A.I.S.Lo per Sindrome di Lowe – Annamaria Dinelli
A.I.S.EA Onlus per Emiplegia Alternante – Rosaria Vavassori
A.I.N.P.U. per la nevralgia al pudendo – Giannalinda Pasetto
A.I.S.I.C.C. Onlus per la Sindrome da Ipoventilazione Centrale Congenita (Sindrome di Ondine) – Daniela Botta, Ivana Da Re
IPOHA per l’Eteroplasia Ossea Progressiva – Roberto Bufo
Fondazione La Nuova Speranza Onlus per la Glomerulosclerosi Focale – Luca e Pietro Romano
ASNIT onlus per la Sindrome Nefrosica Italia - Andrea Sciarcon
Allegato
Lettera alle Regioni per chiedere
il riconoscimento e l’attribuzione di un Codice di Esenzione Regionale
per le Malattie Rare non ancora inserite nell'Allegato 1 del DM 279/01,
in modo uniforme su tutto il territorio nazionale
A: Governi regionali e assessorati regionali alla Sanità
PC: Ministero della Salute; Istituto Superiore di Sanità; Consulta Nazionale Malattie Rare; UNIAMO FIMR
Oggetto: Richiesta di riconoscimento e di attribuzione di un Codice di Esenzione Regionale per le Malattie Rare ancora non presenti nell’Allegato 1 del Decreto Ministeriale 279/01
Siamo un gruppo di persone facenti capo a svariati gruppi-associazioni di malattie rare/orfane non riconosciute a livello nazionale, non essendo ancora presenti nell’Allegato 1 del DM 279/01. Malattie Rare che sono più di un centinaio, alcune delle quali già riconosciute da alcune Regioni, 109 delle quali già con un Codice di Esenzione assegnato loro dal DPCM del Marzo 2008, mai entrato in vigore.
Da contatti con il Ministero della Salute abbiamo appreso che l’ Allegato 1 al DM 279/01 non può essere aggiornato se non contestualmente alla ridefinizione dei LEA, provvedimento al momento bloccato presso il Ministero del Tesoro.
Dalle sedi romane, ci è stata altresì confermata la possibilità per le Regioni, che non versino in situazione di rientro di bilancio, di riconoscere autonomamente ulteriori patologie rare rispetto a quelle inserite nell’ Allegato 1 al DM 279/2001, a prescindere dalla ridefinizione dei LEA.
Molte delle patologie rare in questione sono gravemente invalidanti, compromettono seriamente la qualità della vita sul piano psico-fisico e riducono drasticamente la sfera relazionale per pazienti e famigliari relegandoli in situazioni border line.
In assenza di riconoscimento, sono assenti protocolli diagnostici adeguati, cosa che costringe pazienti e familiari ad un nomadismo diagnostico che, non solo è devastante per chi già soffre, ma appesantisce i costi di sistema con duplicazione di esami, analisi spesso inutili, anche perché poi non esiste coordinamento d’insieme. Non solo, ma quando nell’ emergenza si è costretti al Pronto Soccorso, ognuno di noi deve portarsi al seguito la documentazione circa la propria patologia, in quanto gli operatori non possono essere al corrente di patologie rare che ufficialmente non esistono, anche se, per parecchie di esse, la letteratura scientifica e medica è ragguardevole, e sono già riconosciute da importanti organismi internazionali quali NORD (l’Organizzazione Americana per le Malattie Rare) o segnalate in ORPHANET, il Data Base Europeo per le Malattie Rare.
In assenza di riconoscimento, mancano altresì, per queste malattie rare, i Centri di riferimento, e gli stessi Centri Regionali di Coordinamento per le Malattie Rare hanno difficoltà a “prenderci in carico”, non sapendo verso quali reparti e verso quali specialisti dirottarci: in ogni luogo “della salute” siamo fuori posto, siamo sempre un po’ clandestini, e veniamo spesso liquidati con il solito ritornello che non rientriamo nella competenza del contesto.
Per ovvie ragioni, non disponiamo delle tutele sociali normalmente previste per i soggetti deboli a vario titolo, e quanti di noi ancora riescono a lavorare, non hanno lavori adeguati e non usufruiscono di congrua tutela per malattia e terapie. Alcuni hanno perso il lavoro, i più piccoli non riescono ad ottenere un insegnante di sostegno per un numero sufficiente di ore e un’adeguata assistenza scolastica.
Non abbiamo pensioni di invalidità, non abbiamo diritto ad ausili specifici, all’assistenza domiciliare, e i farmaci, quando sono disponibili in commercio, ce li paghiamo di tasca nostra, così come le terapie riabilitative e occupazionali.
Parecchi di noi non sono in grado di assorbire questi costi, pertanto sempre più spesso si verifica che la quantità-qualità di cura dipende dalle risorse economiche individuali, ciò che lede il diritto alla salute che viene sancito come universale ed indivisibile.
Ci rivolgiamo pertanto alla sensibilità delle Regioni, chiedendo loro innanzitutto una valutazione delle nostre patologie rare (molte delle quali già conosciute dai Centri di Coordinamento Regionali per le Malattie Rare e plurisegnalate anche a livello nazionale), ai fini del loro riconoscimento e assegnazione di un Codice di Esenzione Regionale, possibilmente in modo uniforme su tutto il territorio nazionale.
Come gruppi e associazioni, saremo poi ben lieti di collaborare alla definizione dei protocolli di diagnosi, cura e assistenza per le nostre specifiche malattie, omogenei per tutti le Regioni, e all’individuazione dei Centri Specialistici di Riferimento regionali o anche sovra regionali.
Tra l’ altro, esiste uno svariato numero di patologie che presentano aree di sovrapposizione e correlazione, e che, se analizzate e studiate nel loro insieme, consentirebbero di ottimizzare le risorse, anche quelle per la ricerca ridotta sovente ad una parcellizzazione fuorviante, e di amplificarne la ricaduta sui pazienti.
Siamo consapevoli della criticità del momento sul piano finanziario, tuttavia una più adeguata/efficiente tutela di chi sta male, oltre a costituire un dovere istituzionale, riteniamo potrebbe generare risparmi diffusi, anche sul piano sociale ed assistenziale.
Pensiamo infine che il livello territoriale regionale sia il più idoneo per una risposta pertinente e tempestiva a bisogni emergenti cosa che, tra l’ altro, non potrebbe che giovare alla compliance verso le istituzioni di riferimento.
Nell’ALLEGATO a questa lettera sono elencate le malattie rare per le quali chiediamo il riconoscimento, con i riferimenti dei relativi organismi di rappresentanza dei pazienti.
A questa lettera faranno seguito, a breve giro di posta, le segnalazioni individuali di ogni malattia rara qui elencata da parte dei relativi organismi di rappresentanza, con tutti i dettagli medici e scientifici.
COMUNICATO STAMPA 11/06/2011
Oggetto: richiesta di riconoscimento di tutte le patologie rare non riconosciute.
Il 4 marzo abbiamo inviato alle Regioni la richiesta di riconoscimento nei propri registri regionali rare di tutte le patologie non in elenco nel D.M. 279/2001.
La nostra richiesta ha avuto l’ adesione di parecchi gruppi/associazioni, ed è stata sottoscritta da oltre 6400 malati rari non riconosciuti.
Dell’ iniziativa hanno dato notizia svariati mezzi di comunicazione:
http://dirittinonregaliperimalatirari.blogspot.com/p/dicono-di-noi-rassegna-stampa.html
http://dirittinonregaliperimalatirari.blogspot.com/search/label/RASSEGNA%20STAMPA-INTERVISTE
Ad essa, sono seguite le segnalazioni della propria singola patologia da parte degli interessati.
Continuano intanto a pervenirci adesioni e segnalazioni di patologie via via emergenti.
Per questo il Comitato promotore, che si è costituito ufficialmente lo scorso 5 Giugno, ha deciso di rendere l’iniziativa permanente, re-inviando alle Regioni di quando in quando la richiesta medesima aggiornata riguardo alle sottoscrizioni pervenute, ed offrendo altresì alle nuove associazioni e gruppi aderenti la possibilità di segnalare la propria patologia rara secondo il format da noi messo a punto.
Al momento, le Regioni che hanno riscontrato e /o risposto alle nostre segnalazioni sono: Abruzzo, Calabria, Campania, Sicilia, Veneto.
Auspichiamo che a breve termine altre Regioni vogliano dimostrare la propria sensibilità nei confronti di un problema non più eludibile, la cui esclusione dal novero delle priorità contribuisce a peggiorare la situazione di emarginazione di cittadini/pazienti già svantaggiati per essere afflitti da patologie rare spesso inguaribili e molto invalidanti.
Il contesto attuale, oltre a non garantire la tutela del diritto alla salute (art. 32, Cost.), ha dei costi di sistema corrosivi in quanto l’ iter diagnostico è tortuoso, lunghissimo, con reiterazione di esami/prestazioni inconcludenti, secondo un perverso nomadismo sanitario che non consente al paziente di essere posto in tempi rapidi in una situazione di gestione corretta ed efficace della malattia.
Speriamo dunque che le istituzioni all’ uopo preposte, comprendano che la strada realisticamente percorribile consta nel coniugare efficacia ed efficienza, riconoscendo in tempi rapidi ogni nuova malattia rara via via segnalata, al fine di offrire un servizio anziché un costoso disservizio come oggi avviene.
Restiamo a disposizione per approfondimenti.
Elsa Aimone, Daniela Botta, Orfeo Mazzella, Luca Romano, Rosaria Vavassori
Comitato “Diritti non Regali per i Malati Rari”
Il 4 marzo abbiamo inviato alle Regioni la richiesta di riconoscimento nei propri registri regionali rare di tutte le patologie non in elenco nel D.M. 279/2001.
La nostra richiesta ha avuto l’ adesione di parecchi gruppi/associazioni, ed è stata sottoscritta da oltre 6400 malati rari non riconosciuti.
Dell’ iniziativa hanno dato notizia svariati mezzi di comunicazione:
http://dirittinonregaliperimalatirari.blogspot.com/p/dicono-di-noi-rassegna-stampa.html
http://dirittinonregaliperimalatirari.blogspot.com/search/label/RASSEGNA%20STAMPA-INTERVISTE
Ad essa, sono seguite le segnalazioni della propria singola patologia da parte degli interessati.
Continuano intanto a pervenirci adesioni e segnalazioni di patologie via via emergenti.
Per questo il Comitato promotore, che si è costituito ufficialmente lo scorso 5 Giugno, ha deciso di rendere l’iniziativa permanente, re-inviando alle Regioni di quando in quando la richiesta medesima aggiornata riguardo alle sottoscrizioni pervenute, ed offrendo altresì alle nuove associazioni e gruppi aderenti la possibilità di segnalare la propria patologia rara secondo il format da noi messo a punto.
Al momento, le Regioni che hanno riscontrato e /o risposto alle nostre segnalazioni sono: Abruzzo, Calabria, Campania, Sicilia, Veneto.
Auspichiamo che a breve termine altre Regioni vogliano dimostrare la propria sensibilità nei confronti di un problema non più eludibile, la cui esclusione dal novero delle priorità contribuisce a peggiorare la situazione di emarginazione di cittadini/pazienti già svantaggiati per essere afflitti da patologie rare spesso inguaribili e molto invalidanti.
Il contesto attuale, oltre a non garantire la tutela del diritto alla salute (art. 32, Cost.), ha dei costi di sistema corrosivi in quanto l’ iter diagnostico è tortuoso, lunghissimo, con reiterazione di esami/prestazioni inconcludenti, secondo un perverso nomadismo sanitario che non consente al paziente di essere posto in tempi rapidi in una situazione di gestione corretta ed efficace della malattia.
Speriamo dunque che le istituzioni all’ uopo preposte, comprendano che la strada realisticamente percorribile consta nel coniugare efficacia ed efficienza, riconoscendo in tempi rapidi ogni nuova malattia rara via via segnalata, al fine di offrire un servizio anziché un costoso disservizio come oggi avviene.
Restiamo a disposizione per approfondimenti.
Elsa Aimone, Daniela Botta, Orfeo Mazzella, Luca Romano, Rosaria Vavassori
Comitato “Diritti non Regali per i Malati Rari”
Campagna per le Malattie Rare non riconosciute
Diritti Non Regali per i Malati Rari